Indice
- Cos’è una lesione ai legamenti collaterali del ginocchio?
- Cause delle lesioni ai legamenti collaterali del ginocchio
- Sintomi della lesione dei legamenti laterali del ginocchio
- Diagnosi
- La fisioterapia nel trattamento conservativo per le lesioni ai legamenti collaterali del ginocchio
- Fisioterapia post-chirurgica
- Conclusioni
Cos’è una lesione ai legamenti collaterali del ginocchio?
I legamenti collaterali del ginocchio sono due: il legamento collaterale mediale e il legamento collaterale laterale. Questi legamenti si estendono lungo il lato del ginocchio e collegano la coscia in concreto l’aspetto laterale e mediale del condilo femorale alla tibia. Il legamento collaterale mediale si trova sul lato interno del ginocchio, mentre il legamento collaterale laterale si trova sul lato esterno del ginocchio. La funzione principale di questi legamenti è quella di impedire il movimento laterale eccessivo dell’articolazione.
I legamenti collaterali sono formati da due fasci principali, uno più teso durante la flessione e l’altro più teso durante l’estensione del ginocchio. Il ruolo principale di questi legamenti è quello di limitare il valgo ed il varo del ginocchio, ossia lo spostamento verso l’interno e verso l’interno dell’articolazione.
Una lesione ai legamenti collaterali del ginocchio si verifica quando uno o entrambi i legamenti subiscono una forza eccessiva o un trauma, provocando uno strappo parziale o totale delle loro fibre.
Le lesioni ai legamenti collaterali del ginocchio possono essere di diversi gradi, dallo stiramento lieve alla rottura completa a seconda dell’entità del trauma subito. A seconda dell’entità delle fibre lesionate durante l’evento traumatico, si distingue un grado diverso di lesione. I gradi di lesione dei legamenti collaterali sono suddivisi in tre gradi, che va dal grado I nel quale c’è distensione senza rottura e quindi con una continuità delle fibre, fino al grado III nel quale si osserva una rottura completa.
Cause delle lesioni ai legamenti collaterali del ginocchio
Queste lesioni sono spesso il risultato di un trauma diretto sul lato del ginocchio. Questo può accadere durante attività sportive come il calcio, il basket e il rugby, oppure in incidenti automobilistici o cadute. Nonostante il meccanismo indiretto sebbene meno frequente è comunque spesso osservato nei soggetti che praticano sport che includono cambi di direzione, come il tennis o calcio. Quando infatti la forza di apertura dell’interlinea interna del ginocchio eccede la capacità meccanica di contenimento del movimento appare la lesione. Questo accade spesso nei cambi di direzzione, specie se il piede rimane bloccato al suolo, dovuto ad un impedimento come la gamba di un avversario o dalle condizioni del terreno di gioco non ottimale.
Sintomi della lesione dei legamenti laterali del ginocchio
Il paziente che sperimenta una lesione ai legamenti laterali del ginocchio in genere nota un forte dolore, questo si accompagna da una difficoltà a mantenere il peso sull’arto lesionato e da una grande sensazione di instabilità anche da fermi. Dopo poche ore o addirittura minuti invece inizia un processo di ematoma che può essere anche severo, infatti le fibre del legamento lesionato iniziano a perdere molto sangue, questo provoca gonfiore del ginocchio, che tende a scendere verso la zona della tibia. In alcuni casi il paziente osserva anche una deformità dell’arto con un’apertura del ginocchio verso l’interno o l’esterno a seconda dei legamenti che sono stati lesionati. Questo i deve al fatto che questi legamenti costituiscono il principale limite al valgo o varo del ginocchio, e quindi la loro lesione ne coprota un aumento considerevole.
Diagnosi
La diagnosi del paziente con lesione dei legamenti laterali del ginocchio passa prima di tutto per un’accurata anamenesi e raccolta dati. Durante questo processo il medico di riferimento porrà una serie di quesiti sulla natura della lesione e sul meccanismo lesionale del paziente. Già attraverso questa fase è possibile farsi un’idea della struttura anatomica colpita. Successivamente è necessario eseguire dei test ortopedici, i quali hanno come obbiettivo quello ti testare la tenuta meccanica dei legamenti. In questo caso il medico realizzerà la manovra di valgo o varo a seconda dei legamenti che sospetta siano lesionati. I test sono positivi sia in caso che il paziente sperimenti dolore, ma sopratutto quando si apprezza un aumento significativo della mobilità, ripetto al lato contrario. È importante sempre comparare i test con il lato sano, in quanto molti pazienti soffrono di lassità legamentosa. Questa condizione rende i legamenti più elestici e può trarre in inganno il medico che potrebbe pensare ad una rottura quanto realmente essa non sussiste.
Una volta che tutti questi test sono stati completati il medico dovrà confermare la sua diagnosi attraverso una prova di immaggine, in questi casi la più adeguata e preferita dai medici ortopedici è la risonanza magnetica. Questa prova è la migliore per valutare le strutture molli come tendini e legamenti.
La fisioterapia nel trattamento conservativo per le lesioni ai legamenti collaterali del ginocchio
Per le lesioni di grado lieve o moderato, la fisioterapia con il trattamento conservativo può essere efficace e consigliabile. Questo tipo di trattamento mira a ridurre il dolore, l’infiammazione e a ripristinare la forza e la stabilità del ginocchio. Il trattamento conservativo può includere:
- Riposo: evitare attività che causano dolore o stress sul ginocchio
- Ghiaccio: applicare il ghiaccio sulla zona interessata per ridurre il gonfiore e il dolore
- Compressione: utilizzare una fasciatura elastica per comprimere il ginocchio e ridurre il gonfiore
- Elevazione: tenere il ginocchio sollevato sopra il livello del cuore per ridurre il gonfiore
- Terapia fisica: esercizi di stretching e di rinforzo per ripristinare la forza e la stabilità del ginocchio.
Una volta che la fase acuta è superata, è necessario riprendere la mobilità del ginocchio, con il fine di ridurre le aderenze articolari. Questo fenomento va controllato fin dall’inizio della riabilitazione, in quanto può ritardare molto i progressi terapeutici del paziente. Grazie a varie tecniche manuali è possibile fare in modo che il paziente riprenda gradualmente un rango di movimento normale.
Successivamente poi sarà compito del fisioterapista quello di reintrodurre gradualemente il movimento e ripristinare la forza del paziente. Questo processo verrà portato a capo attraverso la realizzazione di esercizi di rinforzo muscolare. Il passo finale del processo sarà poi quello di restaurare la propriocezzione, ossia la capacità di comprendere la posizione del segmento coporeo rispetto allo spazio circostante.
Fisioterapia post-chirurgica
Se di grado grave, specie nei casi di rottura completa la chirurgia può essere necessaria per rinsaldare le fibre del legamento. In particolare questa opzione viene tenuta in considerazione per i pazienti che hanno esigenze funzionali maggiori. Come il caso di sportivi professionisti.
Dopo la chirurgia, la fisioterapia post-chirurgica è essenziale per ripristinare la forza e la mobilità del ginocchio. La fisioterapia post-chirurgica dovendo ripristinare la forza e la mobilità del ginocchio operato. Con un protocollo similare al trattamento conservativo. Ma con dei tempi di recupero generalmente più lunghi
Conclusioni
Questa prblematica può causare dolore e limitare la capacità di utilizzare il ginocchio. Le lesioni ai legamenti collaterali del ginocchio possano essere causate da un trauma diretto o da un movimento improvviso del ginocchio, la fisioterapia con il trattamento conservativo può spesso essere efficace per lesioni di grado lieve o moderato. Per le lesioni di grado grave, la chirurgia può essere necessaria, seguita dalla fisioterapia post-chirurgica per ripristinare la forza e la mobilità del ginocchio. Se si sospetta una lesione ai legamenti collaterali del ginocchio, è importante consultare un medico o un fisioterapista per una valutazione e un trattamento appropriati.