Tendinite calcifica del sovraspinato: quando il tendine diventa osso

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Valutazione della forza dei muscoli della spalla

Indice


La tendinite calcifica del sovraspinato è una condizione tra le più comuni a carico dell’articolazione della spalla.

Questa patolgia colpisce la spalla e può causare dolore e limitazioni funzionali anche molto severe compromettendo in modo contundente le attività funzionali.

In questa guida completa, verranno analizzate le cause, i sintomi, la diagnosi e le opzioni di trattamento fisioterapico per la tendinite calcifica del sovraspinato.

Saranno inoltre fornite informazioni sulle strategie di riabilitazione e sulla gestione del dolore e dell’infiammazione. Infine, si discuterà dell’importanza di un trattamento tempestivo per favorire una rapida guarigione.

Comprendere la tendinite calcifica del sovraspinato

In questa condizione si formano depositi di calcio all’interno del tendine del muscolo sovraspinato trasformando di fatti la composizione del tendine.

Uno dei quattro muscoli del manguito dei rotatori della spalla è appunto il sovraspinato, la funzione di questo muscolo non è banale, infatti grazie alla sua azione mantiene la testa dell’omero centrata all’interno dell’articolazione durante il movimento di elevazione del braccio.

Per questo motivo le maggiori limitazioni si registrano proprio nelle attività che comprendono il sollevamento del braccio, come toccarsi la testa o prendere un oggetto che si trova in alto.

La causa esatta della calcificazione non è ancora completamente compresa, ma si ritiene che possa essere legata a un’infiammazione cronica o a un flusso sanguigno compromesso nella zona. E che il tendine difronte a questo eccessivo stress, risponda rinforzando la sua struttura producendo tessuto osseo come appunto quello calcico, il problema nasce dal momento in cui questa formazione va ad ingrossare il tendine. Questo ingrossamento non permette il normale scorrimento del tendine per gli stretti spazi della spalla, che quindi si irrita e fà si che i movimenti siano fortemente limitati.

La condizione è più comune nelle persone di età compresa tra i 30 e i 60 anni e può essere associata a movimenti ripetitivi della spalla o a traumi.

Cause e fattori di rischio

Le cause esatte della tendinite calcifica del sovraspinato non sono ancora ben definite, ma ci sono alcuni fattori di rischio noti. Tra questi vi sono l’età, il sesso femminile, l’uso eccessivo della spalla, tecniche di gioco sbagliate nel caso di sport di recchetta, sport come il crossfit, i traumi e le malattie metaboliche come il diabete. L’età è un fattore importante poiché la calcificazione tende a verificarsi più frequentemente nelle persone di età compresa tra i 30 e i 60 anni. Inoltre, le donne sembrano essere più colpite rispetto agli uomini. È importante notare che la calcificazione può essere presente anche in persone asintomatiche, ma diventa un problema quando causa dolore e limitazioni funzionali.

Sintomi e diagnosi

I sintomi della tendinite calcifica del sovraspinato possono variare da lievi a gravi e possono includere dolore nella spalla, debolezza muscolare, dolore alla palpazione della spalla e limitazioni di movimento e rigidità articolare. La diagnosi di tendinite calcifica del sovraspinato di solito viene effettuata attraverso un esame fisico nel quale il medico fà eseguire determinati moviementi al paziente cercando di scatenare il dolore, un’analisi dei sintomi e dei gesti limitati ed un’ecografia, una radiografia o una risonanza magnetica per confermare la presenza di depositi di calcio e per eliminare la possibilità di un’altra patologia come l’artrosi della spalla o un’altro dipo di patologia tendinea a carico di un tendine della spalla.

È importante consultare un medico o un fisioterapista se si sospetta di avere una calcificazione del sovraspinato, in modo da poter ricevere una diagnosi accurata e iniziare un trattamento adeguato, infatti in questi casi un trattamento tempestivo può migliorare di molto il tempo necessario a far ristabilire la situazione.

Opzioni di trattamento fisioterapico

Il trattamento fisioterapico è un’opzione efficace per la gestione della tendinite calcifica del sovraspinato.

Il primo paso deve senza dubbio essere la valutazione oggettiva della forza, mobilità, dolore e disabilità percepita dal paziente. Solamente in questo modo sarà possibile comprendere quali siano le reali limitazioni funzionali che stanno perorando la situazione negativa del paziente.

Il fisioterapista può utilizzare diverse tecniche, tra cui la terapia manuale, gli esercizi terapeutici, in particolare di rinforzo e le modalità di terapia fisica come la terapia a onde d’urto o la terapia laser. La terapia manuale può aiutare a ridurre l’infiammazione e il dolore, migliorare la mobilità articolare e promuovere la guarigione del tessuto danneggiato. Gli esercizi terapeutici mirano a rafforzare i muscoli del manguito dei rotatori, così viene chiamato il congiunto di muscoli rotatori e stabilizzatori dell’articolazione.

Un altro obbiettivo è migliorare la stabilità e la funzionalità della spalla. Le modalità di terapia fisica possono contribuire a ridurre il dolore e l’infiammazione, accelerando così il processo di guarigione.

Tra le modalità teraputiche strumentali con maggiore efficacia senza dubbio troviamo le onde d’urto focali, questa tecnologia attraverso dei colpi, realizzati attraverso delle onde acustiche focalizzate è in grado di produrre delle disgregazioni nel tessuto calcifico e promuovere di fatti il recupero del tessuto tendineo sano, grazie ad un intenso stimolo nel metabolismo del tendine stesso

Esercizi di riabilitazione per la tendinite calcifica del sovraspinato

Gli esercizi di riabilitazione sono un componente importante del trattamento per la tendinite calcifica del sovraspinato.

Questi devono sempre essere calibrati sulla base della valutazione realizzata in precedenza, del contrario si rischia di non dare sufficiente attenzione a gruppi muscolari o gesti carenti e di rinforzare eccessivamente altri che invece non presentano questi deficit.

Questi esercizi possono aiutare a migliorare la forza e la flessibilità dei muscoli della spalla, ridurre il dolore e ripristinare la funzionalità. Alcuni esempi di esercizi di riabilitazione per la tendinite calcifica del sovraspinato includono l’esercizio di pendolo, l’estensione del braccio, l’adduzione del braccio, l’estensione del braccio sopra la testa e l’abduzione del braccio. È importante eseguire gli esercizi sotto la supervisione di un fisioterapista qualificato per garantire che vengano eseguiti correttamente e in modo sicuro. Infatti spesso i pazienti che realizzano esercizi in autonomia o senza la supervisione di un fisioterapist, tendono a produrre delle compensazioni ossia dei gesti involontari che suppliscono alla mancanza dei muscoli target. Il più comunemente osservato è l’elevazione della spalla durante il movimento di flessione del braccio. Nonostante ne esistono svariati e la supervisione attenta ha proprio come obbiettivo evitare queste sgradevoli compensazioni, che possono instaurarsi in maniera fissa se non corrette tempestivamente.

Suggerimenti per gestire il dolore e l’infiammazione

La gestione del dolore e dell’infiammazione è una parte cruciale del trattamento per la tendinite calcifica del sovraspinato. Ci sono diversi modi per alleviare il dolore e ridurre l’infiammazione, tra cui l’applicazione di impacchi di ghiaccio nella zona interessata, specie dopo gli esercizi o a fine giornata, l’assunzione di farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) come l’ibuprofene e il riposo della spalla colpita. È importante consultare un medico o un fisioterapista prima di assumere qualsiasi farmaco per assicurarsi che sia sicuro e appropriato per il proprio caso specifico.

Un altra strategia spesso impiegata è quella della terapia infiltrativa, infatti queste hanno l’obbiettivo di ridurre il dolore e l’infiammazione. Permettendo così al paziente di lavorare in maniera più intensa con il fisioterapista sul recupero muscolare e facilitando di fatti la riabilitazione.

Strategie di prevenzione

Prevenire la tendinite calcifica del sovraspinato può essere difficile, ma ci sono alcune strategie che possono aiutare a ridurre il rischio di sviluppare questa condizione. Tra queste strategie vi sono l’esercizio regolare per mantenere la forza e la flessibilità dei muscoli della spalla, l’evitamento di movimenti ripetitivi eccessivi o lesivi per la spalla e il mantenimento di una buona postura durante l’attività quotidiana. Inoltre, è importante evitare situazioni di trauma o di sovraccarico, come sollevare pesi eccessivi o svolgere movimenti bruschi con la spalla.

Quando cercare assistenza medica per la tendinite calcifica del sovraspinato

È consigliabile cercare assistenza medica per la tendinite calcifica del sovraspinato se si verificano sintomi persistenti, come dolore intenso, debolezza muscolare significativa o limitazioni funzionali che persistono nonostante il trattamento fisioterapico e la riabilitazione. Un medico o un fisioterapista può consigliare ulteriori test diagnostici, come una risonanza magnetica o una tomografia computerizzata, per valutare meglio la gravità della calcificazione e determinare il trattamento più appropriato.

Altre opzioni di trattamento

Nel caso in cui il trattamento fisioterapico non sia sufficiente per alleviare i sintomi della tendinite calcifica del sovraspinato, possono essere considerate altre opzioni di trattamento. Queste opzioni possono includere infiltrazioni di corticosteroidi nella spalla per ridurre l’infiammazione, l’aspirazione dei depositi di calcio attraverso un ago sottile o, nei casi più gravi, l’intervento chirurgico per rimuovere i depositi di calcio o per ricostruire il tendine è un’opzione spesso intrapresa dall’ortopedico.

Conclusioni: l’importanza di un trattamento tempestivo

La tendinite calcifica del sovraspinato può causare dolore e limitazioni funzionali nella spalla, ma un trattamento tempestivo può aiutare a ridurre i sintomi e promuovere una rapida guarigione. La fisioterapia e la riabilitazione sono opzioni efficaci per gestire la tendinite calcifica del sovraspinato, con esercizi specifici che mirano a rafforzare i muscoli della spalla e migliorare la loro funzionalità. È importante consultare un medico o un fisioterapista per una diagnosi accurata e un trattamento adeguato. Inoltre, la gestione del dolore e dell’infiammazione, insieme a strategie di prevenzione, possono contribuire a ridurre il rischio di sviluppare questa condizione. Ricordate, la cura tempestiva è fondamentale per una rapida guarigione e il ripristino completo della funzionalità della spalla.

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