Sintomi
La capsulite adesiva, nota anche come capsulite adesiva, spalla congelata o anche frozen shoulder, è una condizione caratterizzata da dolore e rigidità. La condizione riguarda l’articolazione della spalla pma influisce anche sulla regione cervicale. Si verifica quando la capsula che circonda l’articolazione della spalla si ispessisce e si stringe perdendo la sua normale natura elastica, limitando i movimenti e causando disagio. La causa esatta della capsulite adesiva è ancora sconosciuta, ma si ritiene che sia causata da una combinazione di fattori tra cui lesioni, infiammazioni e risposte autoimmuni. Infatti normalmente questa patologia è secondaria ad un altra condizione come la tendinite del sovraspinato. In questa patologia infatti la spalla vede severamente ristretta la mobilità e la funzione.
Decorso
La patologia segue un decorso ben specifico, infatti segue delle tappe fisse che vengono ripetute in maniera molto comune.
Congelamento | 2-9 Mesi | Dolore intenso notturno, rigidità progressiva |
Fase rigida | 4-9 Mesi | Dolore moderato, rigidità severa |
Scongelamento | 6-12Mesi | Lieve dolore, progressivamente meno rigidità |
Tutti i pazienti in una prima fase percepiscono molto dolore e grande limitazzione sopratutto notturna. La difficoltà maggiore che riportano i pazienti e quella di alzare il braccio sopra la testa, e toccare dietro schiena e testa
Nella seconda fase il dolore non è più così intenso, ma il movimento si vede molto limitato. Potendo arrivare a condizionare in maniera severa le attività quotidiane del paziente.
Nell’ultima fase, la più lunga il paziente non percepisce quasi dolore. La spalla ricomincia a muoversi con normalità progressivamente.
Il decorso naturale, dura circa due anni, grazie alla fisioterapia ed alla terapia medica questo tempo può essere ridotto a circa 4-5 mesi. Risparmiando al paziente molta sofferenza e limitazzione.
Fattori di rischio
Alcuni studiosi credono che la mancanza di mobilità sia la causa o concausa della patologia. Nonostante non si sappia con esattezza la causa ci sono una serie di fattori predisponenti o classi di soggetti nei quali si osserva con maggiore freqeunza questa condizione. Infatti sembra che la limitazzione della mobilità sola non sia sufficente per innescare questo processo e che delle concause siano necessarie
Vediamo in quali classi di soggetti è più comune trovare questa patologia
- Donne
- Over 50
- Aver avuto capsulite nell’altro braccio
- Diabete
- Malattie della tiroide
- Malattie autoimmuni
Sembra quindi che il fattore ormonale possa essere una delle chiavi per spiegare l’insorgenza della patologia. Nonostante quelle osservate fino ad ora sono solamente delle associazzioni e non dei fattori causali.
Trattamento della capsulite adesiva
La terapia fisica svolge un ruolo fondamentale nel trattamento della capsulite adesiva. L’obiettivo della fisioterapia è migliorare la gamma di movimenti. Specialmente quelli focalizzati sull’elevazione della mano sopra la testa, questo infatti risulta essere il movimento che soffre la limitazioe più severa.
Esercizi terapeutici per la spalla congelata
Un altro obbiettivo primario che la riabilitazzione dovrebbe perseguire è ridurre il dolore e ripristinare la normale funzione dell’articolazione della spalla. I fisioterapisti utilizzano una serie di tecniche ed esercizi per raggiungere questi obiettivi, d’accordo con la valutazzione previa al trattamento ed alle indicazzioni del medico di riferimento. I fisioterapisti possono eseguire tecniche di terapia manuale come mobilizzazioni articolari e mobilizzazioni dei tessuti molli. Queste tecniche vengono svolte con il chiaro obbiettivo di aiutare a rilassare la capsula tesa e migliorare la mobilità, donando un sollievo immediato al paziente. Inoltre, possono prescrivere esercizi di stretching e di rafforzamento per migliorare la flessibilità e rafforzare i muscoli che circondano l’articolazione della spalla. Questo è particolarmente importante per far sì che il paziente possa riprendere le attività della vita quotiana al più presto. Grazie ad esercizi focalizzati sul recupero del movimento e della forza muscolare, è possibile diminuire la tensione della capsula. Il fisioterapista baserà gli esercizi e la loro selezione analizzando i risultati dei test di forza realizzati dal paziente. In genere nei pazienti si osservano i deficit maggiori nei muscoli rotatori ed abduttori della spalla. L’abduzzione è il gesto che compie la spalla nel separarsi della cassa toracica e che spesso soffre la maggiore limitazzione.
Mobilizazione articolare
Una tecnica di fisioterapia comunemente utilizzata nel trattamento della capsulite adesiva è la cosiddetta mobilizzazione articolare. Questa tecnica prevede che il terapista applichi movimenti delicati e controllati all’articolazione interessata per contribuire a migliorare la gamma di movimenti. Sebbene questa tecnica nelle prime fasi del trattamento possa risultare dolorosa è senza dubbio una chiave del trattamento. Grazie a queste mobilizazzioni infatti il fisioterapista riesce, attraverso delle leggere pressioni manuali ad allentare la tensione della capsula ingrossata. Le mobilizzazioni articolari possono aiutare a distendere la capsula tesa e a promuovere la guarigione in modo duraturo e reale. Un’altra tecnica comunemente utilizzata in fisioterapia per la capsulite adesiva è la mobilizzazione dei tessuti molli. Il terapista utilizza le mani o strumenti speciali per esercitare una pressione sui muscoli e sui tessuti molli che circondano l’articolazione della spalla. La mobilizzazione dei tessuti molli può aiutare a ridurre la tensione muscolare e a migliorare la flessibilità.
È importante però amministrare questa tecnica nel modo corretto, infatti se condotta in maniera aggressiva e provocando dolore. Rischiamo di provocare una maggiore infiammazione e ritrarre in maniera ancora più decisa la capsula, ecco perchè dovrebbe essere effettuata solo da terapisti esperti.
Terapie strumentali
Oltre alle tecniche di terapia manuale, i fisioterapisti prescrivono anche terapie strumentali in genere per coadiuvare il trattamento. In questo caso vediamo che ci sono alcune tecniche che sono consigliate, mentre altre che sono sconsiglate, conoscere attentamente quali sono può essere fondamentale per non rallentare il trattamento. La tecarterapia, è sconsigliata perchè rischia di irritare la capsula articolare in maniera maggiore. È perciò generalmente sconsigliato il suo impiego in questo tipo di pazienti.
Al contrario invece si consiglia spesso la terapia laser, infatti questa particolare terapia è in grado di ridurre l’infiammazione in maniera efficace e decisa. Grazie all’aumento del metabolismo cellulare infatti il laser teraputico può migliorare molto lo stato infiammatorio della spalla e far si che la problematica si risolva più rapidamente.
Un altra terapia fisica generalmente consigliata è la crioterapia, grazie alla crioterapia infatti è possibile anche in questo caso ridurre l’effetto dell’infiammazione così come il dolore. Grazie ad i suoi scarsi effetti avversi la crioterapia può essere usata per ridurre o gestire l’infiammazione di questi pazienti.
Queste terapie fisiche possono aiutare infatti a gestire l’infiammazione della spalla e della capsula. Nonostante questa vanno intese solamente come un complemento alla riabilitazzione e non dovrebbere mai essere amministrate in modo esclusivo
Trattamento chirurgico
In alcuni casi il medico considera necessario ricorrere al trattamento chirurgico per recuperare la mobilità articolare. Due sono le principali tecniche chirurgiche impiegate normalmente. Manipolazione sotto anestesia, in questa tecnica dopo aver somministrato una sedezione nella quale il paziente non può sentire dolore. Il chirurgo muove con movimenti decisi la spalla per recuperare la mobilità in maniera repentina. Nonostante non sempre questa tecnica è efficace e per questo, questa opzione non viene percorsa di frequente.
La seconda tecnica è l’artoscopia nella quale il chirurgo rompe le aderenze e libera in maniera efficace il movimento, si stima che tra prima e dopo il trattamento migliori di circa il 90% il rango di mobilità. Nonostante anche dopo questo tipo di interventi è consigliato un periodo di riabilitazione
Conclusione
Nel complesso, la terapia fisica è una componente essenziale nel trattamento della capsulite adesiva. Svolge un ruolo cruciale nel ridurre il dolore, migliorare l’ampiezza di movimento e ripristinare la normale funzione dell’articolazione della spalla. Utilizzando tecniche come le mobilizzazioni articolari, le mobilizzazioni dei tessuti molli e gli esercizi specifici, i fisioterapisti possono aiutare i pazienti a recuperare la mobilità e a tornare alle loro normali attività. Se si avvertono i sintomi della capsulite adesiva, è importante rivolgersi a un fisioterapista qualificato che possa sviluppare un piano di cura personalizzato per rispondere alle esigenze specifiche del paziente.