Anca tipo pincher, cosa fare?

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Esercizi di stabilità dell’anca

L’anca tipo pincher è una condizione dolorosa dell’anca che può limitare la mobilità e l’attività fisica di un individuo.

Questa patologia è un’anomali della forma dell’acetabulo, la parte dell’anca che ricopre la testa del femore. Ciò proporziona una superficie articolare maggiore e quindi una maggiore stabilità all’interno dell’articolazione coxo-femorale. Nell’anca tipo picher però la condizione è caratterizzata da un’eccessiva copertura dell’acetabolo sulla testa del femore. Questo eccesso invece di proteggere ed assicurare una corretta mobilità la riduce. Questa eccessiva copertura limita i movimento del femore, causando un impingement o pizzicamento della cartilagine articolare e del labbro acetabolare. Questo si verifica poichè il collo del femore sfrega contro l’acetabulo che aumenta la sua dimensione rispetto alla normalità.

Questo articolo esplorerà le cause dell’anca tipo pincher, i trattamenti di fisioterapia conservativa, le opzioni mediche di tipo chirurgico e infiltrativo e come tornare allo sport dopo la diagnosi di questa condizione.

Cosa è l’anca tipo pincher

Come menzionavamo precedentemente nell’anca tipo pincher si verifica un’anomalia nella copertura dell’acetabulo rispetto al femore. Questa condizione in cui l’acetabolo della pelvi copre in modo eccessivo la testa del femore, causando un pizzicamento della cartilagine articolare e del labbro acetabolare di cui la testa ed il collo del femore sono ricoperti. Questa cartilagine ha come obbiettivo quello di proteggere e permettere lo scivolamento delle superfici articolari. L’eccesso di copertura causa un pizzicamento di questa cartilagine con l’acetabulo. Questo potrebbe causare dolore nell’inguine, nella coscia o nella parte laterale dell’anca, il dolore viene spesso descritto come molto leggero e similare ad un pizzico all’interno dell’articolazione dell’anca. L’anca tipo pincher può anche causare problemi di movimento e di stabilità dell’anca, limitando l’attività fisica e la qualità della vita di un individuo. In particolare si osservano limitazioni in tutti quei movimenti che includano una flessione dell’anca ed una rotazione, specialmente rotazione interna.

Cause dell’anca tipo pincher

Le cause dell’anca tipo pincher varie e possono includere la morfologia ossea, le attività sportive e le lesioni. La morfologia ossea è la principale causa di questa patologia infatti la gran parte delle persone che soffrono di questa condizione, nascono già con un’eccesso copertura del femore da parte dell’acetabolo. Questo non vuol dire che chi ha questo tipo di problema senta dolore fin da piccolo, ma i sintomi possono scatenarsi dopo un evento che innesca l’infiammazione.

In particolare, la presenza di una copertura eccessiva dell’acetabolo può essere dovuta a una deformità congenita o acquisita dell’anca.

Le attività sportive che richiedono movimenti ripetuti dell’anca, come il calcio, la corsa, il ciclismo o la realizzazione di squat con peso, possono anche contribuire allo sviluppo di questa condizione. Questo si verifica principalmente nei soggetti che già possiedono una morfologia dell’acetabolo alterata, e che poi a causa di questa attività sviluppano i sintomi. Nonostante anche in soggetti che non presentano una morfologia alterata in maniera congenita può svilupparsi questa condizione. In questi casi la causa è essenzialmente legata ad una cattiva tecnica o ad un carico elevato sull’articolazione. Una buona maniera di controllare questi fattori consiste nel realizzare test del carico dell’arto inferiore

Infine, le lesioni all’anca, come le fratture o le lussazioni, possono anche causare questa condizione. In questo caso specifico la problematica si sviluppa a causa di una consolidazione errata dell’acetabolo, che si sposta dalla sua normale posizione, pizzicando la cartilagine del femore ed inducendo un’infiammazione della stessa.

Diagnosi dell’anca tipo pincher

Alla base di ogni azione terapeutica c’è senza dubbio una corretta diagnosi. In questo caso quando ci si trova davanti ad un paziente che presenta sintomi come dolore all’anca che peggiore dopo l’attività fisica. E che risponde una presentazione come quella descritta anteriormente, normalmente si procede con dei test ortopedici specifici. Infatti ci sono molte patologie dell’anca che presentano sintomi similari, queste includono condizioni come: artrosi, microinstabilità o necrosi della testa del femore. Ognuna di queste con un trattamento ed un pronostico differente. I test ortopedici consistono nella realizzazione di una serie di movimenti o posture con l’intenzione di riprodurre le sintomatologia dolora, in questo caso specifico uno dei test maggiormente utilizzato è il test denominato FADIR. Per realizzare questo test il paziente si trova sdraiato a pancia in sù, il medico flette, adduce e ruota internamente l’anca, è positivo se il paziente sperimenta dolore. Normalmente questo viene complementato dalla realizzazione di vari test volti a scartare la presenza delle patologie citate precedentemente in un processo noto come diagnosi differenziale. Una volta che il medico ha un ragionevole sospetto in genere tende a confermare la propria diagnosi atraverso una risonanza magnetica che ha come fine valutare la condizione dei legamenti e della cartilagine articolare ed una proiezzione di raggi x, con l’obbiettivo di valutare la morfologia.

Trattamento di fisioterapia

I trattamenti di fisioterapia conservativa per l’anca tipo pincher possono aiutare a ridurre il dolore e migliorare la mobilità dell’anca. Infatti la fisioterapia ha come obbiettivo principale quello di alleviare i sintomi come dolore ed irritazione dell’articolazione. Non solamente questo, infatti la fisioterapia in alcuni casi può anche migliorare considerevolmente la biomeccanica del gesto sportivo che ha causato la lesione. Inoltre il fisioterapista che vuole ottenere un risultato durature e senza regressione dovrà necessariamente offrire al paziente una serie di strategie volte a gestire in autonomia l’acuirsi dei sintomi.

In particolare, la terapia manuale, gli esercizi di stretching e di rafforzamento muscolare e la terapia fisica possono essere utili per l’anca tipo pincher.

Terapia manuale

La terapia manuale, come il massaggio e la mobilizzazione articolare, può aiutare a ridurre la tensione muscolare e migliorare la circolazione sanguigna nell’area interessata. Questo tipo di tecniche offrono una miglioria della mobilità, attraverso la riduzione delle tensioni muscolari dei muscoli della zona del gluteo e dell’anca. Grazie infatti ad una serie di mobilizzazioni manuali o assistite attraverso particolari dispositivi è possibile conseguire una maggiore escursione delle articolazioni. La riduzione delle tensioni muscolari attraverso tecniche manuali è altrettanto importante in quanto riduce la restrizione offerta dai fasci muscolari tesi, i quali attraverso una spasmo protettivo costringono l’articolazione e ne peggiorano la mobilità.

Esercizio terapeutico

Gli esercizi di stretching possono aiutare a migliorare la flessibilità dell’anca attraverso una tensione lenta e costante. Grazie a questa tensione è possibile infatti ridurre lo spasmo muscolare, questo agisce in maniera complementare alla terapia manuale.

Gli esercizi di rafforzamento muscolare possono aiutare a stabilizzare l’articolazione dell’anca. Attraverso il rinforzo selettivo di alcuni muscoli stabilizzatori dell’anca infatti è possibile fare in modo che l’articolazione lavori in maniera più efficace, riducendo la frizione sulla cartilagine del collo del femore. Infine gli esercizi che meglio lavorano con il fine di ridurre il dolore ed il disconfort generato, sono generalemnte quelli di decoaptazione. Questi esercizi hanno come obbiettivo quello di produrre una leggera separazione tra femore e acetabolo.

Terapia fisica

Infine, la terapia fisica, come l’elettrostimolazione e la terapia laser, può essere utilizzata per ridurre il dolore e promuovere la guarigione.

Queste terapie sono utili nella gestione dell’infiammazione e nel recupero del trofismo della cartilagine articolare della testa del femore. Grazie alle proprietà rigenerative della laserterapia in particolare è possibile promuovere la formazione di nuovo tessuto cartilagineo sulla testa del femore. Nonostante se bene rigenerativo il suo effetto è assai limitato e dovrebbe sempre essere intesa la sua applicazione come coadiuvante e mai come trattamento isolato

Implicazioni

Dopo aver ricevuto il trattamento per l’anca tipo pincher, è importante tornare gradualmente all’attività fisica per evitare il rischio di recidive o altri infortuni come la lesione del legamento crociato anteriore. Prima di riprendere lo sport, è necessario eseguire una valutazione completa dell’anca per assicurarsi che sia completamente guarita. Inoltre, è importante eseguire un programma di riabilitazione guidato da un fisioterapista per migliorare la forza e la flessibilità dell’anca. Il fisioterapista può anche fornire consigli sui modi migliori per evitare di aggravare la condizione durante l’attività fisica, la mancanza di questo tipo di percorso può esporre il paziente ad un rischio maggiore di artrosi.

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