Onde d’urto e fascite plantare

Indice

  1. Come funziona
  2. Effetti terapeutici delle onde d’urto nella fascite plantare
  3. In cosa consiste la terapia
  4. Terapie complementari alle onde d’urto
  5. Conclusione

La fascite plantare, gergalmente anche chiamata tallonite è una condizione comune caratterizzata da dolore e infiammazione della fascia plantare. La fascia plantare è una spessa fascia di tessuto connettivo similare a quello tendineo che corre lungo la parte inferiore del piede. Questa struttura ha come obbiettivo dare stabilità alle ossa del piede.

La fascia plantere si unisce con i tendini dei muscoli flessori delle dita e della caviglia. Infatti spesso i sintomi peggiorano quando il paziente sta sulle punte o mette in tensione la fascia plantare.

La fascite plantare può essere una condizione debilitante, data la sua natura cronica. Questa condizione influisce sulla capacità di camminare e di svolgere le attività quotidiane. Le attività con maggiore limitazioni sono in particolare nel cammino e nello stare in piedi per lunghi periodi.

Sebbene esistano diverse opzioni di trattamento conservativo come laser e tecarterapia o opzioni infiltrative, la terapia con onde d’urto è emersa come un’opzione di trattamento efficace e non invasiva per la fascite plantare.

Come funziona

La terapia con onde d’urto, nota anche come terapia extracorporea con onde d’urto (ESWT), prevede l’uso di onde sonore ad alta energia focalizzate sulla fascia plantare.

Queste onde hanno l’obbiettivo di stimolare il processo di guarigione nell’area interessata accelerando il metabolismo cellulare e riducendo l’infiammazione. Questa opzione terapeutica è stata ampiamente utilizzata in diversi campi medici, tra cui l’ortopedia e la medicina dello sport.

Le condizioni sulle quali si riscontratrano normalmente i maggiori benefici sono il trattamento di patologie come tendiniti, rotture muscolari, cicatrici e ritardi di consolidazzione.

Nel caso della fascite plantare, le onde d’urto sono dirette verso il sito del dolore per promuovere la rigenerazione dei tessuti e ridurre l’infiammazione fornendo al paziente un beneficio rapido e duraturo.

L’uso delle onde d’urto per la fascite plantare si è rivelato un trattamento molto efficace per alleviare il dolore e migliorare la funzionalità nei soggetti che soffrono di questo problema.

Studi di ricerca hanno dimostrato che la terapia con onde d’urto può ridurre significativamente il dolore e migliorare la capacità di camminare dopo poche sedute di applicazzione. Il trattamento agisce aumentando il flusso sanguigno nell’area interessata, stimolando la produzione di collagene e favorendo il processo di guarigione nei pazienti.

Effetti terapeutici delle onde d’urto nella fascite plantare

  • Riduzione del dolore
  • Miglioria nel cammino
  • Stimolazione dei tessuti
  • Gestione dell’infiammazione
  • Scarsi effetti avversi

Uno dei vantaggi della terapia con onde d’urto è che si tratta di un’opzione di trattamento non invasiva e con scarsi effetti collaterali. Ciò significa che non è necessario ricorrere a interventi chirurgici o iniezioni, che possono essere associati a vari rischi e complicazioni.

Oltretutto spesso le pratiche precedentemente citate non comportano effetti duraturi nei pazienti che si sottopongono a questo tipo di pratiche. La terapia con onde d’urto viene eseguita in regime ambulatoriale e non richiede anestesia, ha una durata brave.

L’applicazzione delle onde d’urto in genere non supera i venti minuti . La procedura in sé è relativamente rapida : la maggior parte dei pazienti riferisce solo un lieve disagio durante la sessione di trattamento, raramente il trattamento però può comportare dolore nelle 24 ore successive, che però si risolve spontaneamente per svelare la vera migliori dopo qualche giorno.

In cosa consiste la terapia

La terapia a onde d’urto per la fascite plantare prevede solitamente una serie di sedute, in genere distanziate di una o due settimane.

Le linee guida indicano che andrebbere somministrate per un massimo generalmente di tre applicazzioni in tre settimane consecutive tra di loro. Il numero esatto di sedute necessarie però può variare a seconda della gravità della condizione e della risposta individuale al trattamento. La fraquenza ed il numero di applicazzioni viene deciso in accordo con il medico di riferimento. Nella maggior parte dei casi, i pazienti iniziano ad avvertire sollievo dal dolore e miglioramento della funzionalità già dopo poche sedute, potendo tornare alle attività ludiche e sportivo anche dopo poco tempo.

Terapie complementari alle onde d’urto

Spesso questo trattamento viene amministrato in combinazzione con altri trattamenti come: crioterapia, laserterapia o esercizi di stretching della fascia plantare e rinforzo dei muscoli del piede. Gli esercizi di rinforzo in particolare hanno dimostrato grande beneficio se associati a questo trattamento. L’obbiettivo è promuovere la stabilità del piede attraverso i muscoli che quindi, scaricheranno molto dello stress assorbito dalla fascia plantere. In generale si consiglia ai pazienti che si sottopongono a questo trattamento di mobificare il tipo di calzatura utilizzata. Si consigliano infatti scarpe con un rialzo di 2-4 centimetri, ciò ha come obbiettivo quello di ridurre il carico nella parte posteriore del piede ed aumentarlo nella parte anteriore. Nei casi in cui il paziente sia sovrappeso, una riduzione del peso ha effetti molto positivi sulla sintomatologia, in quanto anche in questo caso si sgrava la fascia plantare da un’eccesso di stress.

Conclusione

In conclusione, la terapia a onde d’urto si affermano come opzione terapeutica efficace e non invasiva per la fascite plantare insieme ad un programma di fisioterapia progressiva. Agisce stimolando la rigenerazione dei tessuti e riducendo l’infiammazione nell’area interessata. È stato dimostrato che questa opzione terapeutica riduce significativamente il dolore e migliora la capacità di camminare nei pazienti affetti da fascite plantare come confermato dalla societa’ italiana caviglia e piede. Grazie ai rischi e alle complicazioni minimi, la terapia con onde d’urto sta diventando sempre più popolare come trattamento di prima linea per questa condizione debilitante.

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