Aderenze articolari: come la fisioterapia può aiutare

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Mobilizzazione articolare della spalla

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Le aderenze articolari possono essere una condizione debilitante che limita la mobilità e causa dolore e disagio dopo che si ha subito una lesione, specie se ci si è sottoposti ad un’immbolizzazione con gesso o tutore. Tuttavia, la fisioterapia può offrire una soluzione efficace per le aderenze articolari per alleviare i sintomi e ripristinare la piena funzionalità dell’arto interessato. Questo articolo esplorerà in dettaglio la comprensione delle aderenze articolari, le cause e i fattori di rischio, i sintomi e gli effetti, le diagnosi e le opzioni di trattamento non chirurgico. In particolare, ci concentreremo sui benefici e l’efficacia della fisioterapia per le aderenze articolari, nonché sugli esercizi e le tecniche utilizzati in questa forma di terapia.

Capire le aderenze articolari

Le aderenze articolari si verificano quando il tessuto cicatriziale si forma all’interno dell’articolazione, limitando il suo movimento normale, dovuto alla riduzione del giogo dell’articolazione per la formazione di tessuto intorno ad essa. Questo tessuto cicatriziale può svilupparsi a seguito di traumi, interventi chirurgici o infiammazioni croniche, sicuramente però l’immobilizzazione gioca un ruolo fondamentalenella sua apparizzione. Le aderenze articolari possono verificarsi in qualsiasi articolazione del corpo, ma sono più comuni nelle articolazioni che hanno subito un infortunio o un intervento chirurgico.

Cause e fattori di rischio

Ci sono diverse cause e fattori di rischio che possono contribuire allo sviluppo delle aderenze articolari. Tra le cause comuni vi sono infezioni, traumi, interventi chirurgici, infiammazioni croniche e immobilizzazione prolungata delle articolazioni. I fattori di rischio includono l’età avanzata, la presenza di malattie croniche come l’artrite o la capsulite adesiva e la predisposizione genetica. È importante riconoscere queste cause e fattori di rischio per prevenire o gestire le aderenze articolari in modo appropriato. Bisogna sottolineare che quanto maggiore e più restrittiva sarà l’immobilizzazione maggiore sarà il grado di restrizione che si soffrirà dopo la sua ritirata. Le aderenze articolari sono dovute in parte dal tessuto cicatriziale interno all’articolazione, ma anche dall’accorciamento di tendini e muscoli che si trovano attigui all’articolazione e dalla cicatrice cutanea, la quale può limitare il movimento se sviluppa alterazioni dellcicatrizzazione come Cheloide o cicatrice ipertrofica.

Sintomi ed effetti

I sintomi delle aderenze articolari possono variare a seconda della gravità della condizione e dell’articolazione coinvolta e dell’estesnione del tessuto cicatriziale. Tuttavia, i sintomi comuni includono dolore, rigidità, gonfiore, limitazione del movimento e debolezza muscolare oltre alla sensazione di tiraggio e mancanza di flessibilità dei tessuti circostanti. Questi sintomi possono influire notevolmente sulla qualità della vita di una persona, limitando le attività quotidiane e l’autonomia.Questa condizione potrebbe anche causare complicazioni a lungo termine come l’atrofia muscolare e la degenerazione articolare.

Diagnosi delle aderenze articolari

La diagnosi delle aderenze articolari coinvolge una valutazione accurata dei sintomi, della storia medica e un esame fisico completo, sopratutto del rango di movimento articolare. Il medico può richiedere anche esami di imaging come raggi X, risonanza magnetica o ecografie per valutarne l’estensione e per scartare limitazione dovute a problemi ossei o tendinei. Una diagnosi tempestiva e accurata è essenziale per pianificare un trattamento adeguato e personalizzato, in quanto le aderenze articolari tendono a peggiorare con il tempo.

Opzioni di trattamento non chirurgico per le aderenze articolari

La chirurgia può essere un’opzione percorribile, ma spesso vengono esplorate opzioni di trattamento non chirurgico prima di prendere in considerazione interventi invasivi, in quanto una chirurgia potrebbe di per sè comportare nuove aderenze. La fisioterapia è una forma di trattamento non chirurgico ampiamente utilizzata per la sua natura non invasiva e per la sua assenza di effetti avversi. La fisioterapia può aiutare a ripristinare il movimento articolare normale, ridurre il dolore e migliorare la forza muscolare. Grazie ad esercizi di mobilizzazione, stretching e terapie fisiche come tecarterapia e laserterapia, il tessuto è in grado di diventare maggiormente elastico e riprendere la sua naturale funzionalità.

Benefici ed efficacia della fisioterapia

La fisioterapia in questo caso offre numerosi benefici e dimostra di essere efficace nel ripristinare la funzionalità articolare. La fisioterapia può aiutare a rompere le aderenze, migliorare la circolazione sanguigna e linfatica, ridurre l’infiammazione e alleviare il dolore. Inoltre, la fisioterapia può migliorare la forza muscolare e la stabilità delle articolazioni, riducendo il rischio di ulteriori lesioni. È importante ricordare che la fisioterapia richiede impegno e costanza per ottenere risultati ottimali. Infatti spesso i risultati in questo tipo di casi, non sono immediati e possono richiedere numerose applicazioni, oltre ad un impegno del paziente.

Esercizi e tecniche utilizzati nella fisioterapia

La fisioterapia può includere una varietà di esercizi e tecniche mirate a migliorare la mobilità e ridurre il dolore, in questo modo sarà possibile anche migliorare la funzione dell’articolazione coinvolta. Questi possono includere esercizi di stretching, esercizi di resistenza, mobilizzazioni articolari, terapia manuale e tecniche di rilassamento insieme a terapia fisica strumentale come laser e tecarterapia.

Il fisioterapista lavorerà in collaborazione con il paziente per sviluppare un programma di trattamento personalizzato che si adatti alle esigenze specifiche. Questo spesso include anche una serie di esercizi che il paziente dovrebbe svolgere in autonomia in casa, questi hanno l’obbiettivo di potenziare e mantenere i miglioramenti ottenuti durante le sedute di fisioterapia. Infatti una delle chiavi del successo della riabilitazzione è senza dubbio l’inclusione attiva del paziente nel processo di recupero. Grazie alla collaborazione del paziente infatti la terapia non si svolge semplicemente quando il paziente si reca fisicamente allo studio, ma continua anche quando esso si trova in casa, ciò ha il duplice obbiettivo di aumentare il volume di lavoro. L’obbiettivo finale deve essere anche di fornire al paziente stesso gli strumenti per proseguire in modo autonomo il trattamente anche dopo la fine del pacchetto di prestazioni.

Conclusioni

Le aderenze articolari possono essere una condizione debilitante ed avvilente per il paziente che le subisce, ma la fisioterapia offre un’opzione efficace per alleviare il dolore e ripristinare la piena funzionalità articolare senza rischio di effetti avversi nè rischi per la salute. La fisioterapia può aiutare a rompere le aderenze o ridurre la loro portata. Questo può migliorare la circolazione e ridurre l’infiammazione, migliorando così la mobilità e riducendo il dolore, in questo modo la funzionalità potrà essere ristabilita e le attività della vita quotidiana potranno riprendere in serenità e con un nuovo orizzonte.

È importante consultare un professionista qualificato per una diagnosi accurata e un piano di trattamento personalizzato. In quanto in questi casi non sempre il fai da tè può essere un’opzione proficua e potrebbe anche creare difficoltà nel processo riabilitativo. Con impegno e costanza, la fisioterapia può aiutare a sbloccare la mobilità e migliorare la qualità della vita per coloro che soffrono di questa particolare condizione. Grazie alle tecniche di fisioterapia infatti il paziente è in grado di recuperare nella maggior parte dei casi la piena funzionalità dell’arto e tornare alle sua attività

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