Forza isometrica: come valutarla

forza-isometrica

Il test di forza isometrica rappresenta uno strumento chiave per valutare il recupero della forza muscolare dopo un infortunio, specialmente nel campo sportivo. È fondamentale eseguire una sessione di test sull’arto sano immediatamente dopo l’infortunio per avere un riferimento di forza pre-infortunio. Nonostante grazie ai dati che abbiamo a disposizione possiamo anche valutare la forza in relazione a dati stratificati per età e pratica sportiva di riferimento in modo da poter mettere lo spotivo in relazione con chi pratica la stessa disciplina.

Il test isometrico offre un’elevata affidabilità e riproducibilità, soprattutto per la misurazione della forza massima, mentre l’RFD(rate of force development) presenta un’affidabilità inferiore. Esistono varianti come il BFP (brief force pulses) e l’ACMC (alternating consecutive maximum contractions) per riprodurre meglio il pattern di attivazione neurale delle contrazioni dinamiche.

Grazie a questo tipo di valutazione infatti siamo in grado di stabilire non solamente la forza massima che esprime il soggetto, ma anche la asimmetria di forza tra i due arti, il tempo necessario per arrivare al picco di forza e la potenza generata durante la contrazione. Questi dati possono fornire un grande aiuto sia in fase diagnostica che di monitoraggio della riabilitazione, specie se si vuole tornare a fare sport senza il rischio di recidive o cali di performance sportiva.

Nonostante questo tipo di test, non è riservato solamente a colori i quali hanno subito una lesione, infatti sempre più spesso sportivi professionisti e non decidono di sottoporsi a queste valutazioni in ottica di prevenzione, infatti grazie ai dati ottenuti in questa fase possiamo classificare il rischio che ha il soggetto di lesioni o monitorare lo stato di fatica durante la stagione sportiva. Un altro campo di aplicazione sempre più in uso tra gli sportivi ed i club è quello dedicato a gli sportivi più giovani, sottoporre i ragazzi a questo tipo di valutazioni dà la possibilità di monitorare lo sviluppo fisico e prestazionale dei giovani atleti, in modo da fornire indicazioni preziose allo staff tecnico che tra le altre cose deve aiutare nel processo di crescita fisica e tecnica i giovani atleti

Cos’è il test isometrico

A differenza di altri test come quelli isocinetici o isotonoci, nel test isometrico il soggetto applica forza senza movimento dei segmenti corporei. I principali parametri misurati nel test isometrico sono:

  1. Forza massima: la forza di picco durante una contrazione isometrica massimale.
  2. Rateo di sviluppo della forza (RFD): l’abilità di raggiungere il picco di forza nel minor tempo possibile.
  3. Deficit bilaterale: la differenza di forza tra l’arto sano e quello infortunato.

Il test isometrico può essere eseguito sia in catena cinetica aperta (dove il segmento distale si muove) che in catena cinetica chiusa (dove il segmento distale è fisso). I risultati del test isometrico sono perfettamente sovrapponibili con quelli del test isocinetico grazie appunto alla sua elevata affidabilità e riproducibilità

Affidabilità e riproducibilità

Il test isometrico ha una buona affidabilità e riproducibilità, specialmente per la misurazione della forza massima, mentre è meno affidabile per l’RFD. Per aumentare l’affidabilità del test isometrico, sono raccomandate una sessione di familiarizzazionefino a 5 contrazioni massimali per raggiungere il picco di forza e indicazioni verbali appropriate.

Parametri misurati nel test di forza isometrica

I principali parametri misurati nel test isometrico sono:

  1. Forza massima: il picco di forza durante una contrazione isometrica massimale.
  2. Rate of Force Development (RFD): l’abilità di raggiungere il picco di forza nel minor tempo possibile.
  3. Deficit bilaterale: la differenza di forza tra l’arto sano e quello infortunato (solitamente richiesto un deficit <10% per il rientro all’attività).
  4. Rapporto hamstring-quadricipite (H/Q): permette di verificare l’equilibrio tra i due gruppi muscolari antagonisti.

Uno studio ha riscontrato una mancanza di correlazione significativa tra le misure isometriche di RFD e le prestazioni dinamiche, attribuita a differenze nell’attivazione neuromuscolare e nella rigidità muscolo-tendinea. Gli autori concludono che i test di forza isometrici hanno una validità limitata nel predire la funzione muscolare dinamica, e i test dinamici potrebbero essere più specifici e informativi.

Protocollo di esecuzione del test di forza isometrica

Varianti del test isometrico

Nuovi protocolli di test isometrici come BFP (brief force pulses) e ACMC (alternating consecutive maximum contractions) sembrano ridurre alcune limitazioni dei test isometrici classici. L’obiettivo di queste varianti è riprodurre meglio il pattern di attivazione neurale delle contrazioni dinamiche.

Condizioni di esecuzione

Il test isometrico può essere eseguito in catena cinetica aperta o chiusa, ciascuna con vantaggi e svantaggi:

  1. Catena cinetica chiusa: più funzionale ma meno utile per identificare deficit di forza specifici.
  2. Catena cinetica aperta: permette una migliore identificazione dei deficit di forza ma è meno funzionale e più rischiosa nelle fasi iniziali della riabilitazione.

Protocollo di valutazione

L’attuazione di un protocollo specifico e standardizzato è sicuramente la chiave per una corretta riuscita ed affidabilità dei dati ottenuti durante la misurazione e di quelli tra una misurazione  e la successiva, vediamo alcuni dei fattori importanti da tenere in considerazione durante questo delicato processo:

  • Misurazione della forza isometrica di diversi gruppi muscolari e articolazioni, utilizzando un dinamometro manuale.
  • Posizionamento del soggetto tenendo in cosiderazione gli angoli delle articolazioni e la posizione del corpo rispetto al macchinario
  • L’esaminatore applica forza nella direzione opposta alla contrazione muscolare, registrando la forza di picco.
  • Istruzioni specifiche per il posizionamento del corpo e il movimento durante ogni test.
  • Standardizzazione degli stimoli verbali e delle indicazioni fornite al soggetto

Vantaggi e limitazioni

Vantaggi

I test isometrici presentano diversi vantaggi significativi:

  1. Alta affidabilità e riproducibilità: Questi test hanno un’alta affidabilità e riproducibilità, soprattutto per la misurazione della forza massima.
  2. Facilità di somministrazione: I test isometrici sono facili da somministrare e richiedono un basso livello di abilità di movimento.
  3. Basso costo dell’attrezzatura: L’attrezzatura necessaria per i test isometrici ha un costo relativamente basso.

Limitazioni

Nonostante i vantaggi, i test isometrici presentano anche alcune limitazioni importanti:

  1. Scarsa correlazione con la performance: Questi test hanno una scarsa correlazione con la performance a causa della mancanza di utilizzo dello SSC (stretch shortening cycle) nonostante possono essere molto utili se combinati con test dinamici come quelli del salto, eseguiti con l’uso delle piattaforme di forza.
  2. Dipendenza dalle istruzioni: I risultati dei test isometrici dipendono fortemente dalle istruzioni fornite al soggetto.
  3. Potenziale di dolore o fastidio: In soggetti infortunati, le contrazioni isometriche massimali richieste durante il test possono causare dolori o fastidi.

FAQs

  1. Qual è lo scopo dell’allenamento isometrico?L’allenamento isometrico si concentra sullo sviluppo della forza pura evitando i movimenti tipici degli esercizi dinamici. In questi ultimi, i muscoli si contraggono e si allungano (movimenti concentrici ed eccentrici), mentre nell’isometria, i muscoli generano forza restando in una posizione fissa.
  2. Che cosa significa ‘forza isometrica’?La forza isometrica si verifica quando un muscolo si contrae senza cambiare la lunghezza delle sue fibre, ovvero senza che il muscolo si allunghi o si accorci. Durante una contrazione isometrica, entrambi gli estremi del muscolo sono ancorati in modo che non possano muoversi.
  3. Come si può misurare la propria forza muscolare?La forza muscolare può essere valutata attraverso diversi metodi. Uno dei modi semiquantitativi include l’uso di un ergometro a manubrio o la misurazione della pressione esercitata su un bracciale di sfigmomanometro gonfiato. I test funzionali sono particolarmente utili per comprendere come la forza influisce sulle capacità di movimento e sulla presenza di disabilità.

Nonostante la loro grande utilià però pochi centri in Italia dispongono di questa tecnologia, tra questi però c’è il centro https://powerphysio.it/ che offre molte soluzioni tecnologiche per misurare l’atleta che deve tornare alle attività dopo un’infortunio

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